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Festa della Polizia 2007

Nel corso della ricorrenza della Festa della Polizia, a Roma, è stata consegnata alla vedova Raciti la medaglia d’oro al valor civile in riconoscimento del supremo sacrificio di Filippo. Presenti le massime autorità dello stato, la medaglia è stata appuntata dal Presidente della Repubblica.
 


23 marzo 2007

Il Senato intitola una sala di Palazzo Madama a Filippo Raciti.

Qui la notizia pubblicata da Avvenire: link


LA REPUBBLICA  News

11 febbraio 2007

CALCIO, ROMA-PARMA: FISCHI DURANTE MINUTO SILENZIO
Episodio sgradevole allo Stadio Olimpico durante il minuto di silenzio per ricordare Filippo Raciti, l’ispettore di polizia ucciso negli scontri di Catania, che ha preceduto l’avvio di Roma-Parma. Dalla Curva Sud si sono alzati dei fischi, subito coperti dagli applausi degli altri tifosi giallorossi. I fischi sono arrivati poi da tutti gli altri settori dell’Olimpico, tra i pochissimi stadi a norma secondo le direttive del decreto Pisanu, quando, sempre dalla Sud, si sono alzati cori contro le forze dell’ordine.



RAI NEWS24

Roma, 7 febbraio 2007
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge e il disegno di legge sul calcio contenente “misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni agonistiche”. I particolari sono stati esposti in una conferenza stampa dal viceministro dell’Interno Marco Minniti.

Porte chiuse negli stadi non a norma
La sospensione della deroga ai decreti Pisanu, e dunque partite a porte chiuse per tutti gli stadi non a norma, sono al primo punto del decreto. Minniti ha spiegato che nel decreto è stata decisa “la prima applicazione completa del decreto Pisanu, e quindi, negli stadi non a norma si giocherà a porte chiuse”.

Le conseguenze
Inter e Milan a porte chiuse. Ma non solo: anche Fiorentina e Napoli tra le squadre “big” piangono. Non potranno ospitare, almeno per il momento, il pubblico sugli spalti. Queste le conseguenze del decreto. Debacle in B dove sono a norma solo lo stadio di Torino e quello di Genova.

Stop alla vendita di biglietti alle squadre in trasferta
Il decreto legge vieta rapporti economici fra società di calcio ed ultras, e la vendita di blocchi di biglietti alle squadre in trasferta. La flagranza di reato viene estesa a 48 ore. Un’altra delle novità è l’istituzione di un Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione delle trasmissioni di commento degli avvenimenti sportivi.

Unanimità
“Misure senza precedenti”, approvate “all’unanimità dal consiglio dei ministri” ha detto Minniti per rispondere a “quello che è avvenuto, altrettanto drammaticamente senza precedenti”.


 Il testo del comunicato stampa del SAP Bari del 3 febbraio 2007

 

Uccisione dell’ispettore Raciti: una tragedia che poteva essere evitata

Sono anni, ormai, che il SAP ed i poliziotti chiamati ad assicurare l’ordine pubblico chiedono interventi legislativi e operativi per risolvere le gravi carenze evidenziatesi nel corso degli innumerevoli servizi svolti presso gli stadi di calcio e in altre situazioni di tensione.

L’allarme era partito dai fatti di Genova e di Napoli: lì era apparso chiaro che gli strumenti tecnici e operativi non erano in grado di fornire risposte efficienti e modulate all’esigenza di garantire il controllo dei gruppi di teppisti, facinorosi e provocatori, che troppo facilmente approfittano di eventi e manifestazioni per portare attacchi contro le forze dell’ordine.

In questi anni abbiamo cercato di far capire che era necessaria una profonda riorganizzazione dei servizi di ordine pubblico: abbiamo chiesto nuovi e diversi equipaggiamenti, abbiamo reclamato una maggiore preparazione tecnica di chi è chiamato a gestire e coordinare questi servizi, abbiamo spinto per avviare programmi specifici di addestramento a tutti i livelli, abbiamo avanzato proposte, abbiamo consegnato documenti e video.

Non è servito a nulla: all’avvio del campionato di calcio 2006/2007 ci siamo ritrovati nelle situazioni e nelle condizioni di sempre: male equipaggiati, male coordinati, inviati allo sbaraglio presso stadi sprovvisti di adeguate misure di sicurezza interne ed esterne.

E ancora una volta, abbiamo iniziato a contare i feriti: ogni fine settimana è stato un bollettino di guerra.

Tre settimane fa, l’episodio di Salerno. Una bomba carta caricata con chiodi e bulloni esplodeva in mezzo a una squadra di poliziotti del IX Reparto Mobile di Bari. Una decina di colleghi restavano feriti, uno di essi gravemente. Chi ha preparato e lanciato quella bomba voleva uccidere, e il bersaglio erano proprio i poliziotti.

Per l’ennesima volta abbiamo suonato tutti i campanelli d’allarme, ed una nostra nota è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare.

Non è servito a nulla: spesso basta una bottiglietta scagliata nel campo di gioco a determinare la squalifica del campo per una o più giornate. Ma una bomba contro i poliziotti non è bastata: ci voleva il morto.

E il morto è arrivato, dopo sole tre settimane. Si chiama Filippo Raciti, e lascia la moglie e due figli.

Cosa diciamo alla moglie e ai figli di Raciti, adesso? Diciamo che nessuno ci ha voluto ascoltare? O diciamo che i poliziotti sono pagati (poco e in ritardo) per rischiare la vita? O diciamo quello che ci ha detto un giornalista di La Repubblica, che dopo il nostro comunicato stampa sui fatti di Salerno ha ritenuto di telefonarci per dirci che in fondo era colpa nostra, perché spettava a noi impedire che ci fossero bombe carta nello stadio ?

Capito Filippo? E’ colpa tua, per cui non meravigliarti se non ti intitoleranno una stanza del Parlamento (sei poliziotto, mica un facinoroso) o non ti daranno una prestigiosa carica istituzionale (sei poliziotto, mica un terrorista).

Qui al SAP pensiamo che non c’è più spazio per proteste e comunicati di solidarietà: è giunto il momento di prendere decisioni serie e di adottare provvedimenti che non possono più attendere, anche a costo di avviare forme di lotta e di protesta, sindacali e di categoria, alle quali sinora non si è mai pervenuti.

Non è una minaccia, ma una promessa.

Il Segretario Provinciale del SAP Bari

John Battista


 Il testo del comunicato stampa del SAP Bari, diffuso l’11 gennaio 2007

Incontro di calcio Salernitana – Cavese

Sono rientrati oggi, da Salerno, i 30 poliziotti del IX Reparto Mobile di Bari inviati in missione all’incontro di calcio Salernitana – Cavese, disputatosi ieri pomeriggio.

E’ sembrato il rientro da una zona di guerra di un reparto finito in un’imboscata e attaccato da bombardamenti aerei: un terzo della squadra, dieci uomini su trenta, erano gravemente feriti.

A bombardarli, con un lancio di bombe-carta caricate con esplosivo, chiodi e bulloni, i “tifosi” sui palti.

“Non esplodete ordigni pericolosi a Capodanno”, hanno detto le televisioni, due settimane orsono. Evidentemente a Salerno sono stati diligenti: li hanno messi da parte per i poliziotti.

E’ intollerabile che ordigni di quel tipo abbiano potuto finire sugli spalti, ed è intollerabile che un incontro di calcio, un momento di divertimento sportivo, si trasformi, in questa Italia civile e moderna, in un tiro al bersaglio, a suon di bombe, contro i poliziotti.

Le ferite sono gravi: non solo quelle fisiche, con dieci poliziotti che sono stati raggiunti alle gambe e all’inguine da schegge e chiodi, ma anche quelle morali: ci sentiamo offesi, come poliziotti e come cittadini.

Qui al SAP pretendiamo fermamente che siano accertate le responsabilità: quelle bombe non dovevano passare, e invece sono passate; quei poliziotti non dovevano essere così esposti, e invece lo sono stati.

Chiediamo che la federazione calcistica adotti seri provvedimenti: se una tifoseria non è in grado di garantire un sostegno sportivo e civile, allora è bene che se ne stia a casa.

Ma più di tutto, vogliamo che questo episodio serva, quanto meno, a innescare un ragionamento serio e concreto sulla necessità di equipaggiare i poliziotti con strumenti idonei a gestire queste situazioni, e di elaborare percorsi formativi e addestrativi, specialmente per chi ha l’incarico di comandarli, che consentano di operare le scelte tecniche e operative corrette, in termini di impiego e di intervento.

La pazienza dei poliziotti è tanta. Ma non è infinita.

John Battista, Segretario Provinciale SAP Bari


  

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